Giovani troppo vecchi
Pubblicato in: Il nuovo Corriere della Sera, anno LXXX, fasc. 163, p. 3
Data: 10 luglio 1955
pag. 3
Mi domandarono tempo fa:
— E' vero che i giovani l'hanno abbandonato?
— Non direi, ma non posso affermarlo con certezza — risposi, — perchè non tengo registri di censimento nè tabelle di arrivi e partenze. Le ricorderò solamente che questi flussi e riflussi del favor giovanile ci sono stati sempre intorno agli scrittori di tutti i Paesi e in tutti i secoli.
— Ma le cause?
— Per quanto mi riguarda ho uno strano sospetto. I giovani delle ultimissime generazioni invecchiano da un giorno all'altro con paurosa rapidità, come appare da innumerevoli segni, e per conseguenza io, a dispetto della mia età, sembro, a certi giovani gelificati anzitempo, troppo giovane. Sono, cioè, troppo ingenuo, troppo caldo, eccessivo ed esagerato, insomma, troppo poeta.
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